Praga, 1210. Alla corte di re Ottocaro I di Boemia nasce Vilemina, figlia del sovrano e della regina Costanza. Una figlia indesiderata, che si troverà a vivere in un ambiente ostile, in un'epoca nella quale le donne sono destinate al convento o a matrimoni di convenienza. Intelligente, ribelle e determinata, Vilemina decide che la sua vita non sarà nelle mani di altri: studia, ama, si appassiona al mondo dei numeri ed osa sfidare i pregiudizi e i dogmi del suo tempo.
Sicilia, anni '60. In un paese del Sud nasce Alba, figlia di madre nubile. Una bambina introversa e solitaria, ma con una grande curiosità intellettuale e un profondo interesse per i numeri. La vita la porterà lontano dal paese natale: studierà a Milano, diventerà medico, approfondirà gli studi sulla probabilità e si ritroverà ad essere, inconsapevolmente, pedina di un ingranaggio molto più grande di lei...
Venute da mondi e tempi lontani, Alba e Vilemina condividono un segreto: un figlio, della cui esistenza i padri sono tenuti all'oscuro. E un luogo: l'Abbazia di Chiaravalle Milanese, epicentro nel Medioevo del movimento del Libero Spirito e, ancora oggi, avvolta in un'aura di mistero, forse riferimento culturale di un certo mondo economico e finanziario del Paese.
Ma ciò che le unisce è soprattutto l'attitudine per i numeri. In epoche e Paesi diversi, Alba e Vilemina prendono coscienza che i numeri, manipolati per raggiungere obiettivi, usati solo a scopo di profitto, dissociati dall'economia reale, svuotati dal fascino della ricerca, sono solo cifre, le cifre del potere