La rassegna si presenta alla stregua di un catalogo per retrospettiva immaginaria, supposta improbabile. Oltre a scandire immagini a matita, penna, carboncino, gessi, tempere e olio, essa, nel testo, affronta criticamente l’evolversi dell’orientamento estetico dell’artista, dei modi della rappresentazione, ed evidenzia i nodi che lo hanno determinato e condizionato. Sono nodi, certamente, di sensibilità estetica, ma altresì e anzitutto tanto esistenziali, quanto di interpretazione dell’esistenza.